TECNICHE DI COACHING
Mi sono avvicinata al Coaching molti anni fa, frequentando la scuola Medicoaching diretta da Gianni Verde e Silvia Calzolari, collega di grande spessore e apertura mentale.
Ho amato da subito il Coaching perché è una metodologia che promuove la fiducia e la responsabilità individuale, mettendo in grado la persona di attivare rapidamente cambiamenti concreti e misurabili nella propria vita.
Il Coaching nella pratica medica è oltremodo utile perché permette al paziente di fare leva sulla propria motivazione e sulle risorse interiori per raggiungere obiettivi in un percorso che sviluppa resilienza e autoefficacia nella gestione della propria salute e non solo.
Voglio sottolineare - e non mi stancherò mai di ripeterlo – che qualsivoglia percorso di trasformazione attiva delle forti resistenze interiori al cambiamento. E questo è tanto più vero quanto più grande e ambizioso è il progetto.
Desidero essere molto chiara in questo, non per sminuire l'entusiasmo delle persone ma perché spesso, dopo una fase di iniziale (e facile) entusiasmo, può subentrare un certo scoraggiamento.
Se il paziente è mosso da motivazione profonda e forte volontà, attraverso le tecniche di coaching è possibile sperimentare un senso di autoefficacia e di forza che possono spingere a realizzare obiettivi importanti in diversi ambiti della propria vita.
Integro le tecniche di coaching nella mia pratica clinica per stimolare la persona ad assumersi la responsabilità della propria salute e benessere, diventando sempre più resiliente ed efficace.
Nel caso di malattie croniche, eventualità che riguarda molti dei miei pazienti, essi imparano come curarsi con più efficacia, come introdurre abitudini più sane e anche gestire i momenti di scoraggiamento (ad esempio come affrontare la chemioterapia o una recidiva di malattia).
Negli ultimi anni ho ampliato la mia visione del coaching attraverso il metodo Pi, un modello eclettico ed integrato sviluppato da Erica Poli e Diego Ingrassia, che si avvale di tecniche di mobilitazione dell'inconscio e dell'analisi emotivo-comportamentale.
In quest'ottica il lavoro sulle emozioni, che costituiscono un ponte tra mente e corpo, conferisce al trattamento una marcia in più, in quanto è possibile lavorare sul fattore emotivo, elemento aggravante o scatenante di numerose condizioni patologiche.
"Solo chi conosce la meta può trovare la strada."
Lao Tsu
Lao Tsu
