IMPARA DA WONDER WOMEN
consapevolezza
8 luglio 2022
Impara da Wonder Women | Dr.ssa Laura Renna Blog

Avete mai riflettuto sul fatto che durante la giornata trascorriamo molte ore piegati, sia con le braccia che con le gambe, seduti a scuola, in ufficio o in macchina? E che, anche una volta rientrati a casa, le nostre posture non variano granché, poiché ci sediamo nuovamente a tavola o davanti alla televisione o al computer?

Fateci caso, per molte ore del giorno le nostre gambe restano flesse, il busto più o meno chino, le spalle incurvate in avanti con le braccia al seguito e la testa variamente reclinata, a seconda delle situazioni.

 

SCARSAMENTE FLESSIBILI

Mantenendo per molto tempo queste posizioni, i nostri muscoli, tendini e fasce – o per meglio dire l’apparato locomotore o anche mio-fasciale – memorizzano certe posture e le corrispondenti lunghezze, tendendo ad accorciarsi.

In questo modello, che con il tempo diventa uno schema corporeo, le ginocchia sono piegate, il busto è flesso sull’addome, spalle e braccia sono ricurve e il capo è chino sul collo. Non stupiamoci se in questa “chiusura posturale” non riusciamo a entrare in contatto né con noi stessi né con gli altri.

 

LE RIPERCUSSIONI SULLA SFERA PSICHICA

Non dimentichiamo mai, infatti, che corpo e mente sono un intreccio inscindibile, in continuo dialogo e interscambio e che certi tipi di posizioni hanno un effetto ben determinato sul nostro sistema mente-corpo.

La psicologa americana Amy Cuddy, ricercatrice e docente presso la Harvard Business School, esperta mondiale dell’effetto della postura sul comportamento, sostiene, alla luce dei numerosi studi effettuati, che “adottando posture espansive, induciamo noi stessi a sentirci meglio: più potenti, sicuri e assertivi, meno stressati e ansiosi, più felici e ottimisti”.

Al contrario le posizioni di “collasso” fisico ci farebbero sentire più insicuri, impauriti e isolati con conseguenze disastrose sul nostro umore, atteggiamento, resa sul lavoro e leadership.

Dunque, la chiusura non è soltanto una particolare postura somatica ma anche una tendenza psichica, poiché il corpo plasma la mente e la mente il comportamento.

Quando il corpo è chiuso, ci chiudiamo agli altri, alle esperienze, alla vita e, in definitiva, a noi stessi, che della vita siamo una parte.

 

QUANDO LA TECNOLOGIA NON AIUTA

Di questi tempi l’utilizzo degli smartphone ha ulteriormente peggiorato il fenomeno di quella che ho sopra definito “chiusura posturale”.

Basta guardarsi attorno, infatti, per rilevare che, in qualunque luogo pubblico, sala d’attesa, mezzo di trasporto, praticamente ovunque nel mondo, molte persone siano letteralmente spalmate su un dispositivo elettronico, tanto da causare nella colonna vertebrale cervicale una curvatura denominata dagli addetti ai lavori la “gobba da smartphone”.

La soluzione proposta dalla dottoressa Cuddy, nel libro “Il potere emotivo dei gesti”, è quella di porre il più possibile l’attenzione alla postura e di adottare, alla bisogna, delle posizioni espansive, soprattutto nel caso si abbiano problemi di autostima e assertività.

In altre parole, ci spinge ad aprirci, a espanderci nello spazio, occupandolo con presenza piena e consapevole.

La posa di Wonder Woman (proprio come vedete in foto) è una delle posture proposte e, mantenuta per alcuni minuti ogni mattina o prima di situazioni stressanti, potrebbe aiutarci, in base agli esperimenti condotti, a sentirci più fiduciosi, assertivi e potenti.

 

UN CORPO SANO REGALA PIACERE

Al di là dell’esempio divertente, credo che sia importante rimarcare e tenere bene a mente nella quotidianità che il nostro corpo, quando aperto, libero di muoversi e ben integrato nello spazio, può essere fonte di sicurezzapiacere e autostima.

“Stai dritta con quelle spalle!” mi ripeteva spesso mia madre, quando mi sentivo troppo alta rispetto alle altre bambine e cercavo di “abbassarmi” al loro livello.

Ora so che aveva ragione e che ergersi a testa alta, con le spalle ben dritte è la via per affrontare la vita con sicurezza, fiducia e, perché no, anche un pizzico di eleganza.







 

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