LA STRADA VERSO CASA
equilibrio emozionale
15 giugno 2022
La strada verso casa | Dr.ssa Laura Renna Blog

Nella profondità di ciascuno di noi esiste una parte orientata al Bene.
Il fatto triste è che la utilizziamo troppo spesso per occuparci degli altri e troppo poco per prenderci cura di noi stessi.


Dentro di noi c'è un'Energia alla quale possiamo rivolgerci per ottenere indicazioni sui problemi che ci affliggono e per comprendere, a un livello profondo, se una cosa è giusta per la nostra vita e ci corrisponde oppure no.
Noi  invece – e mi rivolgo soprattutto alle donne – ci facciamo sopra un sacco di ragionamenti e questi ci sfiniscono, perché quasi mai affrontiamo la verità su noi stessi: siamo stanchi, insoddisfatti e frustrati per tanti motivi ma non sappiamo da dove cominciare per rimettere ordine.


Iniziamo dalle emozioni che sentiamo nel corpo. Questo è un magnifico punto di partenza.
Per fare ciò è necessario fermarsi e respirare. Un passaggio forse scomodo ma inevitabile.
La medicina integrata è, in un certo senso, una medicina scomoda, fatta per pazienti che abbiano voglia di farsi delle domande profonde e, soprattutto, di ascoltare le risposte.
Ci vuole un certo coraggio per restare in silenzio e accogliere il mondo emotivo che abbiamo trascurato per tanto tempo e che, negli anni, potrebbe essersi convertito in sintomi somatici.
Se la trascuratezza e l’inconsapevolezza hanno creato il blocco, il dolore e la malattia, la consapevolezza e l’ascolto gentile e amorevole possono dare inizio all’alchimia della guarigione.
Tocca a noi, nessuno può farlo al nostro posto.
Quando prendiamo la decisione ferma e autentica di voler guarire la nostra vita, tutto può cambiare rapidamente.

Come si fa? Posso condividere quello che faccio io, quando sono turbata per qualche ragione e provo rabbia o tristezza, anche molto intense.
Semplicemente mi stendo, chiudo dolcemente gli occhi e rivolgo lo sguardo all'interno. E porto l'attenzione al respiro, al corpo. Guardo, ascolto, sento.
Permetto a qualunque cosa mi attraversi di essere esattamente così com'è; dopo aver sentito e accettato con cura, solitamente gran parte del fastidio/dolore si dissolve piuttosto rapidamente.

Ho imparato ad accogliere tutto ciò che avevo dentro in modo più profondo e liberante anche grazie al meraviglioso libro: "Fare pace con se stessi" di Thich Nhat Hanh, che consiglio caldamente.
Il monaco vietnamita ci insegna con grande compassione e delicatezza ad accogliere qualsiasi emozione si stia muovendo dentro il nostro Essere.


Dunque non scappate, non giudicate voi stessi, non maltrattatevi con severi rimproveri. State lì, con quello che c'è. Io l'ho imparato, potete farlo di certo anche voi.

Tutti portiamo dentro – spiega il monaco buddista – un bambino spaventato che cerca cure, amore, accettazione incondizionata da chissà quanto tempo.
La via più semplice (anche se non facile), la strada garantita verso la guarigione, verso la salute e la soddisfazione passano da qui. Non esistono scorciatoie.
Più si impara a respirare e ad accogliere le emozioni che si presentano istante dopo istante nel presente del corpo, più impariamo a conoscerci e ad emergere autenticamente.

Sapete qual è la cosa bella dell'ascolto del mondo interiore? Man mano che riusciamo davvero a guardare senza giudizio, ad ascoltare e sentire tutto quello che accade dentro di noi, le emozioni si trasformano, perdono la loro intensa carica energetica e via via si sciolgono.
Una volta accolte ed ascoltate, le emozioni hanno compiuto il loro scopo, portarci delle informazioni riguardo a cose, persone, situazioni, così se ne possono andare.


Tutti noi portiamo dentro agglomerati psichici che risalgono all'infanzia, ai quali nel corso della vita si aggiunge altro materiale.
Allora eravamo troppo piccoli per gestirli, i nostri genitori non sapevano come affrontare le nostre emozioni (e spesso anche le loro); così in questa inconsapevolezza generale abbiamo ricacciato giù tutto in profondità, dentro di noi, in un luogo inaccessibile.

Possiamo passare da un terapeuta all'altro, da una tecnica a un corso ma senza affrontare e sciogliere i copioni emotivi che abbiamo appreso in famiglia, difficilmente potremo trovare la pace e la gioia a cui tanto intensamente aneliamo.
Adesso abbiamo anche le evidenze scientifiche di come le emozioni non guardate/accolte si trasformino in ansia e l’ansia inconscia si strutturi in sintomi somatici a specifici livelli di profondità e gravità.
Per questo la repressione delle emozioni, mediante il controllo razionale o con l'evitamento o anche con l'assunzione di posizioni sfidanti, come il cinismo ad esempio, è assolutamente dannosa con ripercussioni sui sistema nervoso, endocrino ed immunitario.
Le emozioni sono un fatto fisico. Esse presentano delle vie di scarico somatiche ben precise, come le neuroscienze hanno ormai chiaramente evidenziato.

Nel mondo medico c’è ancora un diffuso pregiudizio nei confronti delle malattie definite – erroneamente a mio parere – psicosomatiche, ovvero in quei disturbi nei quali vi sia un importante contributo della sfera emotiva.
Ma esiste veramente la malattia psicosomatica? E, soprattutto, possiamo ancora sostenere, alla luce delle recenti acquisizioni della PNEI, delle neuroscienze e della psicobiologia delle relazioni, la cartesiana separazione tra psiche e soma?
Una cosa è certa: se non riusciamo a prenderci cura del nostro mondo emotivo queste "informazioni" trascurate andranno ad intasare il sistema mente-corpo e a imboccare vie di scarico patologiche.
Per questa ragione sapersi prendere cura delle emozioni in modo consapevole, è un atto preventivo e terapeutico allo stesso tempo.
Ecco che sviluppare un atteggiamento compassionevole e accettante nei nostri riguardi, prendere contatto con le parti di noi più trascurate, contribuisce alla nostra salute ed equilibrio psicofisici.

Se non impariamo a prendere confidenza con il nostro mondo interiore – non a ragionarci su come una certa psicologia ci sprona a fare ma a sentirlo nel corpo – e a lasciare andare le emozioni tossiche, non avremo la possibilità di crescere, evolverci ed espandere la nostra vita come ognuno di noi, in fondo, desidera nel proprio cuore.
Nel nostro profondo, inoltre, si trova quella parte di noi, eterna e immutabile, che nei momenti di ascolto silenzioso può emergere in tutta la sua potenza per indicarci la via.
La strada di casa; quella che, come sostenevano i nativi americani, dalla testa va diritta al nostro cuore.







 

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