VIS MEDICATRIX NATURAE
medicina energetica
23 settembre 2022
VIS MEDICATRIX NATURAE

Mi chiedo se la medicina sia al servizio delle persone o, invece, sia sempre di più alla mercè delle aziende farmaceutiche o del sistema medico stesso, assicurandone il prestigio e la supremazia incontrastate.

Nonostante i grandi progressi raggiunti in tutti i campi delle scienze e il miglioramento delle condizioni di vita rispetto - per esempio - ai nostri nonni, non si può certo dire che la popolazione goda di maggiore benessere.

Vero è che l’aspettativa di vita è in costante aumento… ma che ne è della qualità di questa vita?

Mi capita spesso di recarmi nelle case di riposo e le trovo zeppe di uomini e donne di venerabile età che, purtroppo, non possiedono vita. Corpi rattrappiti, privi di energia, lo sguardo vuoto, la lucidità di un tempo svanita a causa della neurodegenerazione.

 

Questo è il risultato di una medicina scientifica che ha come obiettivo quello di correggere i parametri di laboratorio ma che non si cura di ciò che fa la differenza: l’energia vitale.

In Oriente, laddove è ben chiaro il nesso tra salute ed energia, non di rado è possibile vedere nei parchi, all’alba, anziani che praticano esercizi di qi-gong o tai chi.

I benefici di queste discipline sono noti da millenni e potrebbero essere integrati con successo anche in Occidente nelle gestione del paziente anziano. E non solo.

 

La medicina moderna tratta il corpo umano come una macchina da riparare e non comprende che l’energia non è soltanto quella prodotta dai mitocondri. C’è molto di più.

Ha dimenticato la relazione. La relazione che intercorre tra le cellule, tra gli organi, tra i diversi apparati e sistemi.

E che dire della relazione più importante di tutte, quella tra medico e paziente?

La relazione stessa è energia, genera energia, trasferisce energia.

Il nostro organismo è un sistema interconnesso e dinamico in cui ogni parte è in relazione e dialogo con le altre.

 

Ma c’è un altro tipo di comunicazione che le antiche tradizioni mediche conoscevano molto bene e tenevano in gran conto. La relazione con il cosmo.

A questo livello l’essere umano non è più un sistema isolato ma fa parte dell’ambiente in cui vive e da esso è modificato, e a sua volta lo modifica.

Il cosmo e i suoi elementi entrano dunque nel gioco: l’energia esterna influenza la vita e questa vita non finisce ma fluisce incessantemente. La vita scorre, si trasforma in una eterna danza.

I saggi guardavano alla natura e da essa traevano spunto per il loro vivere quotidiano. La natura era fonte di vita, di ispirazione, di bellezza, di saggezza. Sorgente di energia.

Gli antichi sostenevano: “Natura sanat, medicus curat”. Anche Ippocrate faceva riferimento alla “vis medicatrix naturae”.

 

In Occidente abbiamo perso il contatto con la vita, con la natura ed è per questo che siamo sempre più ammalati. Longevi ma paradossalmente più infermi. Senza rughe ma con gli occhi spenti. Leggiamo libri di psicologia e crescita personale ma siamo sempre più ansiosi e nevrotici.

Anche l’OMS si è resa conto di questo paradosso e ha avviato un progetto di studio intitolato “Traditional medicine strategy”. Una ricerca che ha preso avvio nel 2014 e terminerà nel 2023 con lo scopo di riscoprire le antiche medicine tradizionali di tutti i popoli e le medicine complementari più utilizzate nel mondo.

Questo progetto vuole integrare le medicine complementari nei sistemi sanitari dei diversi paesi membri per poter garantire all’assistenza sanitaria ciò che attualmente manca: la globalità della visione dell’individuo e l’attenzione alla persona.

 

Non esistono una medicina di serie A e una di serie B.

Esiste la Medicina con la M maiuscola che non separa ma integra, non allontana ma unisce.

La Medicina che guarda le persone negli occhi e le considera esseri umani, non cartelle cliniche.

Per questa Medicina occorrono non solo medici evoluti ma anche pazienti maturi. Non quei pazienti che pretendono la salute e domandano farmaci per tutto. Che mangiano troppo e male e concepiscono come unico movimento il passaggio dalla macchina alla scrivania e dal divano al letto.

La Medicina Integrata richiede ai pazienti di darsi da fare. Di smettere di essere vittime del sistema e di farsi carico della propria salute con responsabilità. Avviando dei cambiamenti se necessario. Modificando lo stile di vita.

 

La Medicina è una soltanto: quella che presta attenzione sia al Medico che al Paziente. Costruiamola insieme.




 

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